Dopo lunghi mesi di discussione in parlamento è stato finalmente approvato in via definitiva il c.d. "Jobs Act degli autonomi" che contiene nuove norme inerenti il "popolo" delle P.IVA e degli autonomi in generale.
Vediamo in sintesi le principali novità:
- obbligo di stipula dei contratti in forma scritta e nullità delle clausole che prevedono il recesso unilaterale del contratto o pagamenti differiti superiori ai 60 giorni;
- gli Ordini professionali potranno, attraverso i vari Enti previdenziali potranno rafforzare le misure sociali e sanitarie e prevedere particolari prestazioni sociali per aiutare i professionisti in difficoltà a causa della riduzione dell'attività professionale;
- stabilizzazione dell'indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi con estensione ai titolari di assegno di ricerca e ai dottori di ricerca.
- estensione del congedo parentale ai lavoratori autonomi e ai titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata INPS, fruibile fino ad un massimo di 6 mesi ed entro i primi 3 anni di vita del bambino.
- deducibilità totale fino a 10.000,00 euro di tutte le spese per formazione, partecipazione a corsi di formazione, aggiornamento e master;
- deducibilità fino a 5.000 euro delle spese sostenute per percorsi di orientamento ed autoimpiego e per attività finalizzate a certificare le proprie competenze professionali;
- NASPI: fra le misure di sostegno al reddito, i lavoratori titolari di Naspi, potranno ricevere in un'unica soluzione l'indennità di disoccupazione per avviare iniziative di lavoro autonomo.
- per lo "SMART WORKING" o lavoro agile, che è il sistema che consente di svolgere prestazioni lavorative o professionali al di fuori della dalla sede aziendale utilizzando le nuove tecnologie, viene equiparato il trattamento economico rispetto a chi svolge la stessa prestazione in azienda.
Dott. Leo Marano